lunedì 24 novembre 2008

Riunione

Associazione per la sinistra unita e plurale di Sassari

Vi invitiamo alla riunione che si terrà:

Venerdì 28 novembre, h. 18.00
presso il circolo E. Berlinguer della Sinistra
Via Oriani 31, Sassari.

odg:
1) novità e sviluppi del processo unitario
2) iniziative di lavoro in città

domenica 23 novembre 2008

Diffidare delle imitazioni

Avviso ai lettori della nostra mailing-list.

L'Associazione per la Sinistra unita e plurale non ha niente a che spartire con l'iniziativa riportata nell'articolo dell'Altravoce.net (qui allegato) così come in altri organi di stampa.

Non ci interessano infatti le operazioni di vertice in chiave spudoratamente elettoralistica.

La Sinistra unita vogliamo contribuire a costruirla davvero, a partire dalla realtà delle lotte concrete, con le persone che intendono lavorare per rispondere ai bisogni degli oppressi, dei lavoratori, dei precari, dei disoccupati, di quanti difendono i principi costituzionali di libertà ed eguaglianza sempre più a rischio nelle scuole, nelle imprese, nell'informazione.

Non ci interessa garantire la rielezione di questo o quell' onorevole regionale o europeo.

Per noi l'impegno della costruzione di questa unità prosegue, come sempre e per il futuro, a partire dal basso.

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venerdì 21 Novembre 2008

Espulso da un partito, eccone un altro
Serra fuori dal Pdci perché partecipa
al progetto Sinistra unita con Maurandi

Partecipare alla fondazione della costituente della Sinistra in Sardegna ed essere espulso dal proprio partito. Di sinistra. Tore Serra, consigliere regionale del Pdci, e la sua giornata sulle montagne russe: in mattinata a presentare, con il coordinatore di Sinistra democratica Pietro Maurandi, il progetto "La sinistra-Costituente della sinistra"; in serata, silurato dal Partito dei comunisti italiani. Niente di strano, perché il nuovo movimento ha come obiettivo la nascita di un soggetto politico che a gennaio presenterà nome, simbolo e manifesto. Ma se l'unione della sinistra parte da un divorzio c'è poco da essere ottimisti.

Eppure il nuovo movimento è già in moto: le assemblee provinciali inizieranno oggi e si concluderanno entro il 29 con quella regionale in programma a Cagliari. In quell'appuntamento si eleggerà il comitato promotore regionale: accanto a Serra e Maurandi, a testimoniare la nascita della costola sarda del movimento nazionale, parteciperanno Giuliano Giuliani, sostenitore dell'appello nazionale per la Costituente, Claudio Fava, coordinatore nazionale di Sd, e Luca Robotti dell'associazione "Unire la Sinistra".

«Parte in Sardegna la campagna per la costituente della sinistra», spiega Maurandi. «Si tratta di un'idea rivolta, oltre che alle forze di sinistra, ai cittadini di sinistra». L'obiettivo è la nascita di un partito «che colmi il vuoto che si è venuto a creare dopo la nascita del Pd, ma il nuovo soggetto politico non deve nascere come una somma di dirigenti».

«Non vogliamo fare un cartello elettorale o realizzare scissioni da partiti già esistenti», sottolinea Serra prima della comunicazione ufficiale della sua espulsione dal Pdci. Il consigliere regionale indica nell'antifascismo uno dei valori di riferimento del nuovo soggetto politico e sottolinea che il movimento degli studenti è una delle realtà da cui il nuovo partito può trarre importanti insegnamenti. I promotori dell'iniziativa hanno confermato a livello regionale il collocamento nell'alleanza di centrosinistra e hanno ribadito di essere favorevoli alle primarie di coalizione.

E Rifondazione? Il partito maggiore della sinistra isolana sottolinea, per bocca del segretario Michele Piras, sottolinea come «l'apprendere dalla stampa l'apertura di una fase costituente, in forma generica e limitante, di un nuovo soggetto politico della sinistra non rappresenta certo un buon punto di partenza né un buon servizio all'unità. L'obiettivo della costituzione della sinistra in Sardegna», continua «è un fatto di primaria importanza che va maneggiato con cura e che necessita di un percorso di massima partecipazione democratica e di massimo impegno sui contenuti fondamentali del programma. Dovrà vivere nel pieno rispetto del principio "una testa, un voto": il processo unitario deve perciò appartenere innanzitutto al popolo della Sinistra, non solo ad alcuni di noi. Eviterei di anteporre alcune urgenze e contingenze rispetto all'obiettivo comune della Sinistra Sarda e auspico una ricerca delle modalità più utili e condivise per un processo unitario non più rinviabile: ma che va preservato dalla parzialità e dalle genericità».

giovedì 13 novembre 2008

Appuntamenti

Associazione per la Sinistra unita e plurale

Ci vediamo

GIOVEDI' 20 NOVEMBRE ore 18
presso il circolo E. Berlinguer per la Sinistra
via Oriani, 31

per una discussione aperta sul tema dell'unità a sinistra
alla luce delle ultime novità emerse nel dibattito nazionale.

Di seguito presentiamo il documento "Costruire la sinistra".

COSTRUIRE LA SINISTRA: IL TEMPO E’ ADESSO

Le ragazze e i ragazzi che in questi giorni portano la loro protesta in tutte le piazze del paese per una scuola che li aiuti a crearsi un futuro ci dicono che la speranza di un’altra Italia è possibile.
Che è possibile reagire alla destra che toglie diritti e aumenta privilegi.
Che è possibile rispondere all’insulto criminale che insanguina il Mezzogiorno e vuole ridurre al silenzio le coscienze più libere.
Che è possibile dare dignità al lavoro, spezzando la logica dominante che oggi lo relega sempre più a profitto e mercificazione.
Che è possibile affermare la libertà delle donne e vivere in un paese ove la laicità sia un principio inviolabile.
Che è possibile lavorare per un mondo di pace.
Che è possibile, di fronte all’offensiva razzista nei confronti dei migranti, rispondere - come fece Einstein - che l’unica razza che conosciamo è quella umana.
Che è possibile attraverso una riconversione ecologica dell’economia contrastare i cambiamenti climatici, riducendone gli effetti ambientali e sociali.
Che è possibile, dunque, reagire ad una politica miserabile la quale, di fronte alla drammatica questione del surriscaldamento del pianeta, cerca di bloccare le scelte dell’Europa in nome di una cieca salvaguardia di ristretti interessi.

Cambiare questo paese è possibile.

A patto di praticare questa speranza che oggi cresce d’intensità, di farla incontrare con una politica che sappia anche cambiare se stessa per tradurre la speranza di oggi in realtà.

E’ questo il compito primario di ciò che chiamiamo sinistra.
Viviamo in un paese e in un tempo che hanno bisogno di un ritrovato impegno e di una nuova sinistra, ecologista, solidale e pacifista. La cronaca quotidiana dei fatti è ormai una narrazione impietosa dell’Italia e della crisi delle politiche neoliberiste su scala mondiale.

Quando la condizione sociale e materiale di tanta parte della popolazione precipita verso il rischio di togliere ogni significato alla parola futuro; quando cittadinanza, convivenza, riconoscimento dell’altro diventano valori sempre più marginali; quando le donne e gli uomini di questo paese vedono crescere la propria solitudine di fronte alle istituzioni, nei luoghi di lavoro - spesso precario, talvolta assente - come in quelli del sapere; quando tutto questo accade nessuna coscienza civile può star ferma ad aspettare. Siamo di fronte ad una crisi che segna un vero spartiacque.

Crollano i dogmi del pensiero unico che hanno alimentato le forme del capitalismo di questi ultimi 20 anni. Questa crisi rende più che mai attuale il bisogno di sinistra, se essa sarà in grado di farsi portatrice di una vera alternativa di società a livello globale.
E’ alla politica che tocca il compito, qui ed ora, di produrre un’idea, un progetto di società, un nuovo senso da attribuire alle nostre parole.

Ed è la politica che ha il compito di dire che un’alternativa allo stato presente delle cose è necessaria ed è possibile.

La destra orienta la sua pesante azione di governo - tutto è già ben chiaro in soli pochi mesi - sulla base di un’agenda che ha nell’esaltazione persino esasperata del mercato e nello smantellamento della nostra Costituzione repubblicana i capisaldi che la ispirano.

Cosa saranno scuola e formazione, ambiente, sanità e welfare, livelli di reddito e qualità del lavoro, diritti di cittadinanza e autodeterminazione di donne e uomini nell’Italia di domani, quel domani che è già dietro l’angolo, quando gli effetti di questa destra ora al governo risulteranno dirompenti e colpiranno dritto al cuore le condizioni di vita, già ora così difficili, di tante donne e uomini ?
E’ da qui che nasce l’urgenza e lo spazio - vero, reale, possibile, crescente - di una nuova sinistra che susciti speranza e chiami all’impegno politico, che lavori ad un progetto per il paese e sappia mobilitare anche chi è deluso, distratto, distante.

Una sinistra che rifiuti il rifugio identitario fine a sé stesso, la fuga dalla politica, l’affannosa ricerca dei segni del passato come nuovi feticci da agitare verso il presente.

Una sinistra che assuma la sconfitta di aprile come un momento di verità, non solo di debolezza. E che dalle ragioni profonde di quella sconfitta vuole ripartire, senza ripercorrerne gli errori, le presunzioni, i limiti.

Una sinistra che guardi all’Europa come luogo fondamentale del proprio agire e di costruzione di un’alternativa a questa globalizzazione.

Una sinistra del lavoro capace di mostrare come la sua sistematica svalorizzazione sia parte decisiva della crisi economica e sociale che viviamo.
Per far ciò pensiamo a una sinistra che riesca finalmente a mescolare i segni e i semi di più culture politiche per farne un linguaggio diverso, un diverso sguardo sulle cose di questo tempo e di questo mondo.

Una politica della pace, non solo come ripudio della guerra, anche come quotidiana costruzione della cultura della non violenza e della cooperazione come alternativa alla competizione.

Una sinistra dei diritti civili, delle libertà, dell’uguaglianza e delle differenze.

Una sinistra che non sia più ceto politico ma luogo di partecipazione, di ricerca, di responsabilità condivise. Che sappia raccogliere la militanza civile, intellettuale e politica superando i naturali recinti dei soggetti politici tradizionali. E che si faccia carico di un’opposizione rigorosa, con l’impegno di costruire un nuovo, positivo campo di forze e di idee per il paese.

La difesa del contratto nazionale di lavoro, che imprese e governo vogliono abolire per rendere più diseguali e soli i lavoratori e le lavoratrici è per noi l’immediata priorità, insieme all’affermazione del valore pubblico e universale della scuola e dell’università e alla difesa del clima che richiede una vera e propria rivoluzione ecologica nel modo di produrre e consumare.
Lavorare da subito ad una
fase costituente della sinistra italiana significa anche spezzare una condizione di marginalità - politica e persino democratica - e scongiurare la deriva bipartitista, avviando una riforma delle pratiche politiche novecentesche.
L’obiettivo è quello di lavorare a un
nuovo soggetto politico della sinistra italiana attraverso un processo che deve avere concreti elementi di novità: non la sommatoria di ceti politici ma un percorso democratico, partecipativo, inclusivo.
Per operare da subito promuoviamo l’associazione politica “
Per la Sinistra, uno strumento leggero per tutti coloro che sono interessati a ridare voce, ruolo e progetto alla sinistra italiana, avviando adesioni larghe e plurali.
Fin da ora si formino nei territori comitati promotori provvisori, aperti a tutti coloro che sono interessati al processo costituente, con il compito di partecipare alla realizzazione,

sabato 13 dicembre, di una assemblea nazionale.

Punto di partenza di un processo da sottoporre a gennaio a una consultazione di massa attorno a una carta d’intenti, un nome, un simbolo, regole condivise.

Proponiamo di arrivare all’assemblea del 13 dicembre attraverso un calendario di iniziative che ci veda impegnati, già da novembre, a costruire un appuntamento nazionale sulla scuola e campagne sui temi del lavoro e dei diritti negati, dell’ambiente e contro il nucleare civile e militare e per lo sviluppo delle energie rinnovabili.
Sappiamo bene che non sarà un percorso semplice né breve, che richiederà tempo, quel tempo che è il luogo vero dove si sviluppa la ricerca di altri linguaggi, la produzione di nuova cultura politica, la formazione di nuove classi dirigenti.

Una sinistra che sia forza autonoma - sul piano culturale, politico, organizzativo - non può prescindere da ciò. Ma il tempo di domani è già qui ed è oggi che dobbiamo cominciare a misurarlo. Ecco perché diciamo che questo nostro incontro segna, per noi che vi abbiamo preso parte, la comune volontà di un’assunzione individuale e collettiva di responsabilità.
La responsabilità di partecipare a un percorso che finalmente prende avvio e di voler contribuire ad estenderlo nelle diverse realtà del territorio, di sottoporlo ad una verifica larga, di svilupparlo lavorando sui temi più sensibili che riguardano tanta parte della popolazione e ai quali legare un progetto politico della sinistra italiana, a cominciare dalla pace, dall’equità sociale e dal lavoro, dai diritti e dall’ambiente alla laicità.
Noi ci impegniamo oggi in questo cammino.
A costruirlo nel tempo che sarà richiesto. A cominciare ora.

I PROMOTORI

Vincenzo Aita, Ritanna Armeni, Alberto Asor Rosa, Angela Azzaro, Fulvia Bandoli, Giovanni Berlinguer, Piero Bevilacqua, Jean Bilongo, Maria Luisa Boccia, Luca Bonaccorsi, Sergio Brenna, Luisa Calimani, Antonio Cantaro, Luciana Castellina, Giusto Catania, Paolo Cento, Giuseppe Chiarante, Raffaella Chiodo, Marcello Cini, Lisa Clark, Maria Rosa Cutrufelli, Pippo Del Bono, Vezio De Lucia, Paolo De Nardis, Loredana De Petris, Elettra Deiana, Arturo Di Corinto, Titti Di Salvo, Walter Fabiocchi, Daniele Farina, Claudio Fava, Carlo Flamigni, Enrico Fontana, Marco Fumagalli, Luciano Gallino, Giuliano Giuliani, Umberto Guidoni, Margherita Hack, Paolo Hutter, Francesco Indovina, Rosa Jijon, Francesca Koch, Wilma Labate, Simonetta Lombardo, Francesco Martone, Graziella Mascia, Gianni Mattioli, Danielle Mazzonis, Gennaro Migliore, Adalberto Minucci, Filippo Miraglia, Serafino Murri, Roberto Musacchio, Pasqualina Napoletano, Diego Novelli, Moni Ovadia, Italo Palumbo, Giorgio Parisi, Elisabetta Piccolotti, Paolo Pietrangeli, Bianca Pomeranzi, Alessandro Portelli, Alì Rashid, Luca Robotti, Massimo Roccella, Stefano Ruffo, Mario Sai, Simonetta Salacone, Massimo L. Salvadori, Edoardo Salzano, Bia Sarasini, Scipione Semeraro, Patrizia Sentinelli, Massimo Serafini, Giuliana Sgrena, Aldo Tortorella, Gabriele Trama, Mario Tronti, Nichi Vendola, …

Roma, 7 novembre 2008

Associazione per la Sinistra unita e plurale

Ci vediamo

GIOVEDI' 20 NOVEMBRE ore 18
presso il circolo E. Berlinguer per la Sinistra
via Oriani, 31

per una discussione aperta sul tema dell'unità a sinistra
alla luce delle ultime novità emerse nel dibattito nazionale.